Vai al contenuto principale
Rappresentazione visiva dell'articolo: Sì al made in Italy, ma a piccole dosi

Autore: Marco Sestilli

Data di pubblicazione: 31 dicembre 2019

Sì al made in Italy, ma a piccole dosi

L’Italia, la Nazionale, casa. Home. Home Bias. Il legame con il nostro Paese è impossibile da ignorare e giusto è l’atteggiamento di chi vuole investire nel mercato tricolore, perché in fin dei conti è meglio mettere i propri soldi su un progetto locale, allocare i propri risparmi in qualcosa di vicino a noi, territorialmente. Ma il rischio è di eccedere del nazionalismo e di fare all-in in un mercato che rende la metà rispetto al resto d’Europa. Bisogna credere nell’Italia, ma non essere ciechi. 



Oggi la borsa italiana pesa lo 0,8% del totale mondiale e chi ha investito in maniera eccessiva sul mercato italiano dal 2004 ad oggi ha perso grandi opportunitàQuesto è un dato che non possiamo ignorare. E che ci fa capire l’importanza di differenziare l’investimento. Di quanto sia rischioso e poco redditizio concentrare le proprie risorse in un solo canale. Per quanto ci piaccia navigare in acque conosciute, che ci fanno sentire al sicuro. Ma sicuri non siamo se ci fermiamo a casa nostra e non usciamo mai. Il mercato estero può offrire grandi opportunità, senza rinunciare al made in Italy. Il miglior portafoglio è quello “fusion”, come in cucina possiamo mescolare diversi ingredienti e far in modo che funzioni. Senza tralasciare le nostre care tradizioni. E’ l’evoluzione dei mercati che lo richiede. 

Restando a casa nostra, c’è un altro dato che ci invita a riflettere. I conti correnti degli italiani «esplodono» di liquidità. Parliamo di oltre 1.500 miliardi di euro parcheggiati, non investiti. Un chiaro sintomo del basso livello di alfabetizzazione finanziaria che porta gli italiani a credere che lasciare i soldi fermi sul proprio conto sia un modo per diversificare il proprio portafoglio. Ma i fondi di liquidità negli ultimi tre anni hanno generato rendimenti negativi.

Per non lasciarsi attrarre dal made in Italy e per evitare di pagare per un parcheggio a lunga sosta che si rivelerà infruttuoso nel corso degli anni, bisogna affidarsi ad un professionista che può dare una visione d’insieme dei mercati, canalizzare e diversificare l’investimento basandosi sulle esigenze di ogni cliente. L’unica strada da percorrere per non cadere in “trappole” affascinanti ma poco remunerative. 

Passa al livello successivo

Con la mia consulenza finanziaria avrai a disposizione tutto il supporto di cui hai bisogno per pianificare i tuoi obiettivi e investire in modo sicuro, specifico e consapevole.

Richiedi una consulenza